44 research outputs found

    Mediatori digitali e trasformazioni delle pratiche didattiche

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    Il passaggio da mediatori tradizionali, di tipo analogico e sequenziale, tra cui in primo luogo il libro di testo, a mediatori digitali, profondi e flessibili per loro stessa natura, pu\uf2 determinare una trasformazione significativa, in termini di effi-cacia didattica, nei processi di insegnamento-apprendimento? Il presente contributo prende in esame gli elementi di cambiamento indivi-duati, seguendo in modalit\ue0 longitudinale l'azione didattica di una insegnante di scuola primaria e della sua classe, nei tre anni conclusivi del ciclo scolastico. La docente \ue8 inserita in un progetto di formazione in servizio basato sull'analisi delle pratiche didattiche e sulla riflessione sul proprio agito, attraverso l'accompagnamento di un team di ricercatrici che ne ha supportato l'emersione delle evidenze in termini di modifica sia delle proprie concezioni che delle proprie prassi di insegnamento. Il turning-point del processo \ue8 stato evidenziato al momento dell'inserimento nel dispositivo di un mediatore digitale, una videoanimazione virtuale con nume-rosi spazi interattivi di approfondimento che ha reso possibile per la docente una ristrutturazione delle proprie modalit\ue0 di trasposizione didattica, una ricostruzio-ne accurata del sapere sotteso allo strumento utilizzato in classe, una progettazio-ne della lezione maggiormente attenta allo spazio d'azione lasciato agli alunni. Il mediatore \ue8 di per s\ue9 trasformativo rispetto alle problematizzazioni che hanno luogo direttamente all'interno dello spazio della pratica didattica perch\ue9 impregnato di un sapere coerente rispetto alle intenzioni dell'insegnante e non dispersivo o frammentario ma riconducibile ad unit\ue0 concettuali significative. In seconda battuta, cambia l'approccio al senso del mediatore. Esso si pone come boundary object, risorsa di confine tra linguaggi e modalit\ue0 cognitive differenti. Oltre ad essere trasformativo \ue8 anche in trasformazione, dotato di caratteristiche di fluidit\ue0 che si esplicitano durante l'utilizzo in situazion

    Digital artefacts to change the teacher\u2019s practices

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    The change imposed by the diffusion of information and communications technology concerns didactic transposition practices, especially in the context of \u2018public subjects\u2019, such as taught history, because their epistemological paradigms are also affected by the mediatization process which they are subjected to in the Web. Digital competence is essential for building a meaningful curriculum of history, which could generate relevant knowledge for the contemporary world through digital artefacts that can start the change in didactic practices. The traditional analogical supports, primarily the text books, could be overtaken by the aggregation of technological mediators. The digital mediators can make historical culture both evident and significant, and they can support the intellectual training that history asks of students

    Feedback with technologies in higher education: a systematic review

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    Il contributo presenta una review sistematica della letteratura riguardante l\u2019attivazione di processi di feedback nelle aule universitarie, attraverso l\u2019utilizzo diStudent Response Systems di varia tipologia. I nove articoli selezionatiattraverso la ricercapuntano a far emergere procedure di feedback pi\uf9 complesse, multidimensionalie multidirezionali, trasformative non solo rispetto agli apprendimenti ma anche al learning design. Strategie di feedback ricorsivo attraverso le tecnologie sono pi\uf9 difficili da attuare e necessitano di ecosistemi formativi complessi, strutturati a partire dapresupposti pedagogici fondati e scientificamente validati. Esse risultano efficaci non solo al fine di migliorare le pratiche e diminuire la dimensione trasmissiva della didattica universitaria, ma anche per strutturare vere e proprie posture dialogiche tra studenti e docentiche conducano ad una co-progettazione dei percorsi di insegnamento-apprendimento, all\u2019allineamento degli obiettivi e ad una co-strutturazione di nuovi costrutti di sapere.This contribution is a systematic review of the literature concerning the activation of feedback processes in university classes through the use of different types of Student Response Systems. The nine articles selected through the search aim at making more complex feedback procedures emerge, both multi-dimensional and multidirectional, transformative, not only in comparison to learning, but also to the learning design. Recursive feedback strategies through technologies are more difficult to realise and need complex training ecosystems, which are structured starting from valid pedagogic requirements and have been scientifically validated. They need active didactic strategies involving the students alongside the action. They are effective, not only in improving the practice and decreasing the transmissive dimension of university didactics, but also in structuring true dialogic postures between students and instructors, leading to a co-designing of the learning-teaching paths, to the alignment of the objectives, and to a co-structuring of new knowledge outcomes

    DEPIT application: open and shared digital artefacts for visible design

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    In the complex contexts of nowadays classes, there is the need for a Learning Design not limited to linearize both objectives and contents, but that is guide, orientation, support to the teaching-learning process. This contribution describes the implementation of DEPIT app for learning design, developed as a part of a project financed by the European Community and carried out by three networks of schools and 4 universities through DBIR methodology. This app produces visual, digital and multimodal design artefacts, which can be used with students in a classroom during the action and shared with a community of teachers. According to OER principles, this app is internationally disseminated through a MOOC available on a European platform. Teachers' design becomes common heritage (Open Educational Practices) between teachers and students and it is replicable and reusable in different contexts. The experimentation of this app highlighted its transformative feature in comparison with the teachers' design practices, which become explicit, sustainable and shared with students

    Le immagini nei libri di storia per la scuola primaria

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    Il presente saggio, a partire dall’analisi di un corpus di libri di storia per la scuola primaria, vuole comprendere come e quanto le immagini possano essere portatrici di sapere e quanto invece possano ingenerare stereotipi e misconoscenze negli alunni. Le pagine dei manuali sono sempre più ricche di elementi iconografici, probabilmente per rispondere alla modalità di apprendimento simultanee e proprie dei ragazzi dell’era digitale. Tuttavia questi elementi non sono autopoietici rispetto al sapere storico, ma richiedono una didattica specializzata per la loro decodifica ed interpretazione. Le immagini, infatti, possono essere utilizzate come fonti, secondo metodologie di ricerca laboratoriale, oppure possono essere mediatori di saperi storici, ovvero strumenti portatori di operazioni significative finalizzate allo sviluppo di competenze. Spesso però negli usi editoriali sono poco significative sul piano cognitivo, non utili al docente per una trasposizione didattica che metta gli alunni nella condizione di pensare storicamente

    THE INFLUENCE OF THE ELECTRONIC CLASS LOGBOOK ON EVALUATION PROCESSES

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    La valutazione rappresenta oggi un tema ampiamente discusso dalla ricerca educativa, soprattutto per il ruolo che essa svolge nell\u2019ambito dei processi d\u2019apprendimento. Nel dibattito in corso risulta emergente la necessit\ue0 di adottare approcci maggiormente coerenti con gli sviluppi pedagogici, culturali e tecnologici che coinvolgono e determinano le attivit\ue0 d\u2019insegnamento e apprendimento. \uc8 in tale quadro che si colloca anche l\u2019interesse verso la relazione esistente fra valutazione e tecnologie. Allo scopo di indagare questa relazione, \ue8 stata condotta una rassegna della letteratura focalizzata sulle modalit\ue0 d\u2019integrazione delle tecnologie nei contesti scolastici e universitari, ricercando gli elementi di novit\ue0 rispetto alle pratiche valutative tradizionali. Le evidenze raggiunte mettono in luce un quadro sostanzialmente positivo delle potenzialit\ue0 di impiego delle tecnologie nei processi valutativi dei diversi livelli d\u2019istruzione e ambiti disciplinari, con l\u2019emergere di numerosi elementi d\u2019interesse e di scenari valutativi nuovi, difficilmente attuabili senza l\u2019impiego delle tecnologie

    L’elaborazione del curricolo verticale nelle comunità scolastiche: un esempio di Ricerca Collaborativa a partire dalle concezioni degli insegnanti rispetto al curricolo

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    The issue presents the exploratory phase of a Collaborative Research, aimed to design guidelines and a reference framework for the school vertical curriculum. This is a necessary fulfilment of today’s comprehensive school. The path starts from two elements: the teacher practices on one side, the community thinking, related to the object of the research, on the other. This, to highlightwhat, according to the teachers, is the state of things, and what, according to their needs and convictions, should be the curriculum, as savoir-outil (Vinatier & Altet, 2008).For this reason, a research/training plan was developed; it started, in its first year, from the analysis of the professional and reflective writings of teachers, in order to co-situate hypothesis of laboratory activities, to develop artefacts useful for design and action.This involves the complex issue of teachers professionalisation, both in classroom practices and in organisational and system practices.L’articolo presenta la fase esplorativa di un percorso di Ricerca Collaborativa finalizzato alla costruzione di linee guida e di un framework di riferimento per il curricolo verticale d’istituto, adempimento necessario alla scuola comprensiva di oggi. La proposta è quella di partire da un lato dalle pratiche dei docenti, dall’altra dal pensiero di comunità relativo all’oggetto della ricerca, per poter mettere in evidenza quello che secondo gli insegnanti è lo stato delle cose e, contestualmente, ciò che in base alle loro necessità ed alle loro convinzioni dovrebbe essere il curricolo, inteso come sapere-strumento (Vinatier & Altet, 2008). Per questo è stato messo a punto un disegno di ricerca/formazione che è partito, nel suo primo anno, dall’analisi delle scritture professionali e riflessive di docenti, al fine di cosituare ipotesi di successivi momenti laboratoriali, per predisporre artefatti utili sia alla progettazione che all’azione. Ciò investe il complesso discorso della professionalizzazione degli insegnanti, sia sulle pratiche d’aula che su quelle organizzative e di sistema

    I formati pedagogici nelle pratiche degli insegnanti

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    This book wants to deepen the concept of pedagogical format, intended as an organized microstructure of the didactic action, present in the teachers' practices at a pre-reflective and pre-conscious level and incorporated in the action of the teacher and the students

    Train teachers to transform the didactic practices. A case study

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    What device for in-service teacher training could significantly and deeply change the didactic practices and their underlying conceptualization? The issue presents a longitudinal case study, made by a team of researchers with a primary school teacher, according to the Recherche Collaborative, Analyse Plurielle and Analyse de Pratique fundamentals (Lenoir, 2012; Vinatier & Altet, 2008). The research shows the transformations emerged both at the level of the transposition and didactic design, both at the level of destructuring and restructuring patterns of action.The recursive co-analysis of didactic action, systematized by a detailed protocol to collect and to investigate the data, allowed the teacher to take a reflective attitude. Following this, she has been able to incorporate, into her professional profile, the reflection on the action. She has put into practice a real type of transformative learning.Formare gli insegnanti per trasformare le pratiche didattiche. Uno studio di casoQuale dispositivo per la formazione in servizio degli insegnanti potrebbe contribuire ad un cambiamento significativo e profondo nelle pratiche didattiche e nelle concettualizzazioni ad esse sottese? L’articolo presenta un caso di studio longitudinale, condotto da un team di ricercatrici con un’insegnante di scuola primaria, secondo i principi della Ricerca Collaborativa (Lenoir, 2012) e dell’Analisi Plurale delle pratiche (Vinatier & Altet, 2008) che mostra i processi di trasformazione emersi sia a livello di trasposizione didattica e di progettazione, sia a livello di destrutturazione e ristrutturazione degli schemi d’azione propri del soggetto. La co-analisi ricorsiva dell’azione, sistematizzata da un protocollo articolato di raccolta e indagine sui dati, ha permesso all’insegnante di assumere una postura riflessiva che le ha consentito di incorporare la riflessione sull’azione nel suo profilo professionale, mettendo in atto un tipo di apprendimento realmente trasformativo
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